IL SIGNIFICATO DELLA CANZONE DEI MANESKIN – ZITTI E BUONI
IL SIGNIFICATO DI ZITTI E BUONI, LA CANZONE DEI MANESKIN
La rivoluzione come strada per incontrare se stessi
a cura della Psicologa Eleonora Damiani
I Maneskin finalmente vengono riconosciuti appieno per il loro incredibile talento vincendo il Festival di Sanremo 2021 con Zitti e buoni. Se le loro tonalità parevano essersi addolcite in brani come Torna a casa o Vent’anni, stavolta sembra di tornare sul palco di X-Factor 2017 dove li abbiamo conosciuti con l’allora esordiente Chosen con l’aggiunta, se possibile, di ancora più carica.
Zitti e buoni spicca tra i brani della band per l’accentuata e originale parte strumentale, a cui si accompagna un testo perfettamente inerente, che sa di rivoluzione.
Tutti prima o poi nella vita passiamo la fase raccontata dai Maneskin e se non la passiamo una volta toccandone le corde più profonde, ce la portiamo dietro a vita.
Il brano racconta una delle sfumature dell’adolescenza, ossia il momento in cui per definirsi con le proprie differenze ci si ribella e si inizia una vera e propria rivoluzione di se stessi.
Il luogo dove questo dovrebbe accadere è la famiglia d’origine, ovvero nella relazione con la mamma e il papà, altre volte però capita di coinvolgere la scuola o, se si affronta più in là nel tempo, possono essere implicati l’ambiente lavorativo o la relazione con un futuro partner. Una cosa è certa: l’adolescenza intesa come ribellione per trovare una propria strada è una tappa obbligatoria nella vita di ognuno di noi.
Scusami ma ci credo tanto che posso fare questo salto e anche se la strada è in salita per questo ora mi sto allenando.
POSSIAMO GALLEGGIARE ANCHE IN MARE APERTO
È realmente una strada in salita il processo di svincolo dalla famiglia d’origine, perché si nasce dentro un certo modo di pensare da cui ci si deve distanziare per poter trovare una propria modalità di pensiero. Affrontare questo passaggio richiede di abbandonare la zona comfort dentro cui si è abituati a galleggiare. Svincolarsi è vedere che si può galleggiare anche in mare aperto.
Sono fuori di testa ma diverso da loro e tu sei fuori di testa ma diversa da loro.
È l’incontro che permette di trovare la propria strada fuori dal pensiero in cui si è cresciuti. L’adolescenza è un momento complesso ma anche molto ricco perchè facilita la conoscenza di persone che la pensino in modi che suonano dentro di noi come diversi. Anche di questo è fatta la naturale, ma non indolore, separazione dai genitori. È più facile ribellarsi se si incontra qualcuno che condivide quei tratti che ci appartengono e che al contempo divergono dall’ambiente in cui siamo cresciuti: siamo fuori di testa, ma diversi da loro.
Tu portami dove sto a galla che qui mi manca l’aria è un’enorme spinta alla vita, dove vi è un naturale bisogno di esprime l’unicità della propria individualità in un ambiente che inizia a stare stretto. Crescendo la maglietta scelta dalla mamma di quando eravamo piccoli inizia ad essere troppo aderente, quasi soffocante, e capita spesso che per acquistarne una che sentiamo più nostra dobbiamo opporci.
LA FOLLIA DEI MANESKIN
La follia di cui parlano i Maneskin profuma di rivoluzione. Tutti coloro che hanno avuto il coraggio di cercare la propria identità sono stati considerati folli inizialmente, ne è un esempio Freddy Mercury. Eppure proprio Freddy ci ha insegnato che se abbiamo il coraggio di sentirci “fuori di testa” per un po’, poi scopriremo che quella che chiamavamo follia era solo un passaggio per avvicinarci alla versione più autentica di noi stessi.